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Nel 2003 la famiglia delle SportTouring Ducati, oltre all'arrivo della ST3, rinnova anche la ST4s ABS, il modello di punta della famiglia grazie al motore 996cc a quattro valvole per cilindro, sospensioni griffate e sistema ABS. |
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La ST4s ABS, mantiene inalterate le caratteristiche di sportività del modello ST4s, aggiungendo quella sicurezza in frenata, con qualsiasi condizione di fondo stradale, patrimonio del sistema ABS. |
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La ST4s ABS, al pari della ST4s, è stata aggiornata esteticamente nella parte alta del cupolino, mentre il resto della carenatura mantiene inalterata la linea della famiglia Sport Touring. Il modello si presenta con una linea leggermente più turistica rispetto ai precedenti, caratterizzato dal cupolino più alto e dal nuovo gruppo ottico anteriore a doppio faro con frecce integrate. Restano invariati gli specchietti, il serbatoio movimentato che ricorda i modelli più sportivi, ed il codone posteriore. |
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La carenatura è abbastanza attillata sul telaio a traliccio, pur rimanendo protettiva quel tanto che basta per affrontare viaggi autostradali, ora il nuovo cupolino risulta più protettivo per casco e spalle del pilota durante la marcia, mentre il passeggero essendo seduto poco più in alto rispetto al conducente, non è esposto alle turbolenze. In questo modo si è dato ascolto a molte delle lamentele che chiedevano una moto dal carattere più turistico, lasciando qualche punto in termini di sportività. Analogamente si è provveduto anche a cambiare l'altezza dei semi manubri, ora regolabili in altezza, donando al pilota una postura con schiena più eretta rispetto ai vecchi modelli. Allo stesso tempo è stata cambiata anche la conformazione, imbottitura e rivestimento della sella, questa è stata ridisegnata ed ora presenta una gobba che impedisce al passeggero di scivolare verso il pilota nelle frenate più violente, anche in virtù del materiale antiscivolo con la quale è rivestita, mentre il materiale dell'imbottitura più morbido permette di stare in sella per ore senza avere problemi con il fondo schiena. |
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Il profilo tecnico della ST4s ABS è a tutt'oggi il meglio che si possa desiderare su di una sport touring, come da tradizione Ducati. |
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Il motore, bicilindrico a V di 90°, è derivato dal glorioso 996 campione del mondo SuperBike. Caratterizzato da una cilindrata di 996cm³, ottenuta con un alesaggio di 98mm ed una corsa di 66mm, distribuzione a quattro valvole per cilindro, raffreddamento a liquido ed iniezione elettronica, il tutto con un rapporto di compressione di 11,5:1, con prestazioni di 86KW (117CV) a 8750rpm e ben 98Nm (10Kgm) di coppia a 7000rmp. Il sistema di scarico prevede una coppia di silenziatori rivestiti in alluminio satinato, con la particolatità di essere basculanti per consentire l'installazione delle valigie laterali. |
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La parte ciclistca resta il top mai visto su di una Sport Touring. Il telaio è il classico traliccio in tubi d'acciaio, di derivazione 916, con la parte posteriore allungata per permettere l'installazione della sella biposto e delle valigie laterali (optional). Per quanto riguarda le sospensioni, all'anteriore troviamo una forcella rovesciata Showa con steli trattati al TIN (per una maggiore scorrevolezza) da 43mm di diametro, completamente regolabile (precarico, compressione ed estensione), al posteriore un mono Ohlins completamente regolabile con comando remoto per la regolazione del precarico molla, collegato al forcellone tramite un cinematismo progressivo ed un'asta di reazione regolabile di derivazione SBK. Il forcellone, in alluminio, ha una lunghezza tale da consentire stabilità alle alte velocità. |
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L'impianto frenante prevede all'anteriore una coppia di dischi flottanti Brembo da 320mm di diametro, morsi da una coppia di pinze Brembo serie Oro a quattro pistoncini, mentre al posteriore è presente un disco da 245mm, lavorato da una pinza Brembo a due pistoncini. Ovviamente il reparto frenante è il fiore all'occhiello di questo modello, caratterizzato da un sistema ABS (escludibile) sviluppato in collaborazione con Brembo su specifiche Ducati. La particolarità dell'impianto è riassumibile in una soglia d'intervento molto bassa, in questo modo il sistema risulta non invasivo sulla guida, anche sportiva, salvo intervenire nel momento di effetivo bisogno. In questo modo Ducati è riuscita a coniugare potenza e modulabilità di impianti frenanti tipicamente sportivi, con in più la sicurezza di evitare il bloccaggio delle ruote in condizioni di fondo stradale critiche. |
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Infine le ruote, con cerchi da 17" in lega leggera Marchesini a cinque razze, nelle misure 3,50" all'anteriore e 5,50" al posteriore, che ospitano rispettivamente pneumatici 120/70 e 180/55. |
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La strumentazione per questo modello è completamente nuova, costituita da un contagiri analogico ed un display digitale nel quale sono visibili le informazioni di tachimetro digitale, orologio, temperatura olio/acqua, livello carburante, consumo istantaneo/medio, benzina consumata, autonomia residua. Completa il tutto la serie di spie luminose comprendente ABS, immobilizer, la riserva, abbaglianti, frecce, folle, pressione dell'olio e malfunzionamenti della centralina. |